"Made in Cuneo"
Una scuola in grado di formare al meglio in ambito umano e professionale le donne e gli uomini di domani. Sono stati molto chiari, durante la serata di presentazione a Cuneo, il presidente dell’Associazione “Insieme per educare” Marco Galfrè e il direttore didattico e preside Walter Cesana, nell’indicare le priorità del “nuovo corso” delle quattro scuole paritarie cuneesi dell’associazione, che a partire dall’anno scolastico 2023/2024 saranno gestite da Azzoaglio Best Education Società Benefit (Abe), già promotrice del progetto educativo Arché a Mondovì. Un cambiamento che riguarda le tre scuole dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di primo grado “Mons. Andrea Fiore” e la scuola dell’Infanzia “Sacra Famiglia”, ma il progetto Education Abe prevede anche la nascita di un nuovo liceo orientato al futuro denominato Liceo Tred.
Alla serata era presente anche il direttore di Confindustria Cuneo Giuliana Cirio, la quale sottolinea: «Con questa operazione, il Banco Azzoaglio conferma di essere anche un soggetto sociale e non esclusivamente un ente economico, investendo al meglio le disponibilità per la crescita di una nuova e migliore classe dirigente e in una formazione sempre attenta al mondo del lavoro».
Un impegno fortemente voluto da Erica Azzoaglio, presidente della Azzoaglio Best Education e del Banco Azzoaglio di Ceva, che abbiamo incontrato per capire le motivazioni di una sfida così impegnativa e importante.
Dottoressa Azzoaglio, quali sono le motivazioni che inducono una banca a “scendere in campo” anche nel mondo della scuola?
«Non si tratta naturalmente di una “scintilla” improvvisa, ma della naturale evoluzione di una storia iniziata ormai molto tempo fa. La nostra banca, infatti, ha da tempo nel sostegno all’istruzione uno degli impegni primari di supporto sociale alla comunità in cui opera. Da anni organizziamo stage, borse di studio, laboratori di educazione finanziaria che ci impegnano molto. Inoltre, la banca
ha fatto una scelta un anno fa molto importante; quella di trasformarsi in impresa benefit e quindi deve definire degli obiettivi che ogni anno si pone a livello sociale, di difesa ambientale e di governance. Tra gli impegni sociali andremo a dire che la promozione di un’istruzione che riesca a formare ragazzi che sappiano affrontare in futuro la vita personale e lavorativa con i giusti strumenti è una priorità. Si tratta dunque di un lungo percorso che ha visto il suo coronamento nella decisione di creare e acquisire delle scuole.
Lei ha parlato anche della creazione futura di un nuovo liceo. Quali i tempi di realizzazione?
«Noi speriamo che i tempi siano brevi, ma come in tutte le cose bisogna sondare l’interesse della popolazione. Consulteremo le famiglie che attualmente frequentano il terzo anno di secondaria di primo grado per capire l’interesse. Vorremmo un liceo che sia un mix tra il classico e lo scientifico in cui vengano valorizzate le competenze di ognuno e nel quale vi sia una forte presenza di materie legate alla transizione digitale e ecologica».
“L’educazione è più importante dell’istruzione”. Condivide il pensiero espresso durante la serata di presentazione dal direttore didattico e preside Walter Cesana?
«Assolutamente sì, perché solo attraverso una corretta educazione si riesce a far fruttare ciò che si impara. L’istruzione non si può educare, ma l’istruzione da sola non è sufficiente perché solo educandoli sotto tanti aspetti si consente ai ragazzi di valorizzare e mettere a frutto l’istruzione. Educare signific insegnare ai ragazzi a lavorare in team, motivarli, insegnare loro a risolvere i problemi che inevitabilmente ci saranno nella scuola, ma ancora di più nel mondo del lavoro. questo significa educare e deve essere uno degli obiettivi principali della scuola.
La necessità di creare una scuola a propria immagine e somiglianza è dettata dal fatto che si ritiene la proposta didattica della scuola pubblica non all’altezza e non in grado di formare adeguatamente i ragazzi di oggi?
Vorrei chiarire subito una cosa. Una scuola paritaria privata non è una scuola che si contrappone alla scuola statale che, come dico spesso, ha insegnanti che ci lavorano che sono veri e propri eroi che però si trovano ingabbiati in rigidità che sono ancorate ai tempi passati. Ad esempio trovo illogico che nella scuola non ci sia ancora una formazione adeguata sulla lingua inglese, così come sulle competenze digitali dei ragazzi, su cui è fondamentale lavorare.
Una transizione ecologica che è spesso al centro dei suoi discorsi.
«È un aspetto di fondamentale importanza. La coscienza dell’importanza del rispetto per l’ambiente in cui viviamo deve essere sempre presente e viva nei ragazzi. Nello statuto della nostra società ci sono obiettivi legati alla transizione ecologica e nella nostra scuola di Mondovì abbiamo già inserito l’argomento nella proposta didattica curriculare. Mi piacerebbe anche organizzare corsi di sensibilizzazione perché ritengo che tra i ragazzi di oggi ci sia terreno fertile su questi argomenti».
Per quali aspetti le piacerebbe venissero riconosciute le vostre scuole?
«Vorrei che nostre fossero le scuole in cui viene data la possibilità di lavorare
su quelle che sono le peculiarità de singoli ragazzi. Non è detto che tutti debbano essere dei manager o degli scienziati, alcuni possono essere artisti, ma occorre riuscire a “tirare fuori” le personalità e le caratteristiche di ogni singolo ragazzo per poterci lavorare sopra e farle rendere al meglio. Per realizzare questo occorre un team di insegnanti motivati a lavorare in un progetto in cui i ragazzi sono visti davvero per quello che sono in modo che possano diventare adulti felici e sereni. E per i ragazzi con maggiori difficoltà vorrei insegnanti di sostegno che abbiano la preparazione adeguata per svolgere quel delicatissimo e difficilissimo ruolo perché un insegnante d sostegno che non ha la formazione, le competenze e gli strumenti necessari ad aiutare il ragazzo, non serve a nulla».
Un’ultima cosa: come riesce a fare tutte le cose che segue?
«Premettendo che innanzitutto la mia priorità è quella di fare la mamma, dico che ci vuole tanta passione, non bisogna scoraggiarsi mai e affrontare le cose sempre con un approccio positivo. Non nascondo che a volte riuscire a fare tutto è davvero faticoso e talvolta mi chiedo chi me lo ha fatto fare (sorride, ndr), ma poi riprendo con più forza ed entusiasmo di prima, perché metto davanti a tutto una grande passione. Come banca negli ultimi 2 anni siamo cresciuti molto e la cosa che più mi inorgoglisce è che abbiamo assunto tanti ragazzi giovani. Viviamo un momento storico in cui non è affatto facile gestire una banca, ma stiamo crescendo bene e non ci si deve mai fermare. E, infatti, noi non ci fermiamo».
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Open Day all’Archè
Erano in tanti all’Open Day organizzato dall’Istituto Mondovì-Archè. Bambini e ragazzi, insieme a genitori e parenti, che hanno potuto meglio comprendere e apprendere le peculiarità del percorso scolastico proposto dalla scuola secondaria di primo grado paritaria di Azzoaglio Best Education. In virtù del successo riscontrato, l’iniziativa verrà riproposta nella mattinata di sabato 14 gennaio 2023.
«Nelle persone riscontriamo curiosità sulla nostra scuola – commenta Erica Azzoaglio, Presidente del Banco Azzoaglio e della Azzoaglio Best Education - e
ciò non può fare altro che invitarci a riflettere ulteriormente sul futuro della scuola e su quale sia il ruolo che noi vogliamo avere nella cruciale sfida della formazione delle donne e degli uomini di domani. Una sfida che sentiamo nostra e ci spinge a lavorare ancora più attivamente all’obiettivo di estendere ulteriormente la nostra proposta didattica a Mondovì».
All’Istituto Archè, oltre agli insegnanti, ad ogni alunno è affiancato professore tutor che lo accompagna per tutto il percorso scolastico in particolar modo all’orientamento per le scuole superiori. Le classi hanno un numero massimo di studenti limitato per attuare una didattica mirata e funzionale all’apprendimento per lo studente. Il servizio di studio pomeridiano permette agli alunni di studiare e svolgere i compiti a scuola con la supervisione dei docenti e ogni studente è provvisto di personal computer per migliorare la didattica. Oltre al potenziamento curricolare della lingua inglese, viene offerto un percorso didattico pomeridiano con un docente madrelingua per preparare i ragazzi alle certificazioni Ket e Pet del Cambridge, insieme con il British Centre di Mondovì.