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ORDINI SU DEL 20%: LE INDUSTRIE DELLA GRANDA ORA VEDONO POSITIVO
 Premi di risultato e contratti di secondo livello, così come tutte le misure legate al welfare aziendale, sono stati al centro del dibattito che giovedì 12 aprile ha chiuso l’incontro organizzato da Confindustria Cuneo per presentare i dati di previsione economica per il 2° trimestre dell’anno. Dal 2016, data in cui per la prima volta si è definita la defiscalizzazione di alcune forme di welfare, sono infatti 46 le imprese (per un totale di 6.500 dipendenti) che si sono rivolte all’ente cuneese per introdurre all’interno dei propri contratti misure che tutelino e agevolino il lavoratore.
«Il welfare – commenta il direttore di Confindustria Cuneo Giuliana Cirio – offre la possibilità agli imprenditori di pensare a un nuovo rapporto di fidelizzazione coi dipendenti, chiave per aumentarne la produttività. L’obiettivo è quello di portare sempre più piccole e medie imprese a questa maturazione culturale». Per farlo Confindustria continuerà a fornire supporto sugli aspetti normativi e fiscali e nella predisposizione di accordi o regolamenti.
Accanto ai dati sul welfare, l’incontro del 12 aprile è servito innanzitutto per definire le linee di previsione per il trimestre in corso (aprile, maggio e giugno). Il Centro Studi di Confindustria ha preso in esame 300 imprese campione di differenti settori e definito un quadro decisamente positivo, soprattutto per il manifatturiero. Tutti i principali indicatori economici, secondo l’indagine, sarebbero in risalita rispetto al trimestre precedente, con l’eccezione dell’export che si mantiene su valori positivi ma più cauti. Ottime le attese sugli ordini, che crescono del 19,8% contro il +1,2% di dicembre e portano come conseguenza un notevole aumento anche nella produzione, al +20,8%. A spingere sarebbe soprattutto il mercato interno. A livello settoriale le indicazioni più favorevoli provengono dalla metalmeccanica e dall’alimentare. Bene i manifatturieri vari. Previsioni più positive rispetto allo scorso trimestre per la chimica-gomma-plastica. In ritardo l’edilizia.
«I numeri dicono che stiamo andando nella giusta direzione – commenta il presidente di Confindustria Cuneo, Mauro Gola –. Gli indicatori infondono fiducia: nel cuneese la manifattura è tornata a fare la parte del leone con un saldo sugli ordini che si è impennato grazie alla ripresa dei consumi interni. Bene l’occupazione: se nel primo trimestre era emersa una situazione di stallo, ora il saldo sale di 12 punti percentuali».
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